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Sciare in un mondo fragile : quattro amici sul filo della crisi climatica / Marco Emanuele Tosi
Gignese (VB) : Monte Rosa, 2021
Molti friends e alcuni nuts / Gianni Battimelli
Roma : Edizioni del Gran Sasso, 2021
Les Houches : Éditions du Mont-Blanc,, 2021
Le lezioni della montagna / Marco Confortola
Milano : Sperling & Kupfer, 2021
Milano : Corbaccio, 2021
Exploits
Roma : Newton Compton, 2021
I volti della storia ; 605
Rennes : Presses universitaires de Rennes, 2021
L'apprentissage du risque : l'alpinisme en 1900 : récit / Daniel Grévoz
Les Houches : Éditions du Mont-Blanc, 2020
Le guide et le procureur / Jacques Dallest, Erik Decamp, Alexis Mallon
Les Houches : Editions du Mont-Blanc, 2020
Bleau blocs : 100 des plus beaux blocs de Bleau / Stéphan Denys
Les Houches : Éditions du Mont-Blanc, 2020
2. ed.
[S.l.] : Piano B, 2020
Valzer per un amico : racconti / Erminio Ferrari
Verbania : Tararà, 2020
Storie ; 24
Sotto sotto tutto è perfetto / Gianni Valente
Torino : Neos, stampa 2020
Le nostre storie
Non sono un'alpinista / Bianca Di Beaco ; a cura di Giambattista Magistris e Luciano Riva
[S.l. : s.n.], 2020 (Valmadrera : Editoriale grafica Colombo)
Tra zero e ottomila : le mie avventure intorno al mondo / Kurt Diemberger
Milano : Ulrico Hoepli, 2020
Stelle alpine ; 9
Le mal des montagnes : l'acclimatation à la haute altitude / Pascal Daleau
Les Houches : Éditions du Mont-Blanc, 2020
Abstract: Il mal di montagna è rimasto a lungo una malattia misteriosa e purtroppo lo è ancora oggi per un buon numero di turisti e alpinisti, a loro discapito. Tuttavia, per più di un secolo, medici e fisiologi hanno cercato di chiarire questo problema. In effetti, si può dire oggi che stiamo iniziando ad avere un'idea abbastanza precisa dei meccanismi che hanno maggiori probabilità di causare il mal di montagna e dei comportamenti efficaci che si dovrebbero avere durante il suo sviluppo. Alcuni studi hanno dimostrato che a un'altitudine di 4000 m, circa il 50% degli alpinisti o dei trekker ce l'ha. Bisogna comunque sapere che questa malattia rimane abbastanza benigna per una stragrande maggioranza di loro, ma in certi casi, generalmente a causa di un'ignoranza sull'identificazione o sul comportamento da seguire, la situazione può peggiorare al punto da presentare un possibile rischio di morte.
Delitti alle Traversette : circo mortale all'ombra del Monviso / Nicolas Crunchant
Saluzzo : Fusta, 2020
Intrecci verticali
Roma : Edizioni del Gran Sasso, 2020
Sommacampagna : Cierre, 2020
Les Houches : Éditions du Mont-Blanc, 2019
Abstract: Biografia di Jean-Claude Marmier, soldato, alpinista e ultratrail. Si diplomò all’École spéciale militaire de Saint-Cyr, una delle più note accademie militari della nazione, e proseguì la carriera militare fino a raggiungere il grado di tenente colonnello. Scelse la Fanteria Alpina di Briançon, l’Ecole Militaire de Haute Montagne di Chamonix e la Montlouis sui Pirenei in modo da coniugare il “lavoro” con l’amore per la montagna. Negli anni settanta fondò il Groupe militaire de haute montagne (Gmhm), fucina di tantissimi talenti. Fu inoltre uno degli ideatori del Piolet d’Or, il noto premio sportivo considerato da molti il massimo riconoscimento alpinistico a livello mondiale. Nel 1969 con Jean-Louis Mercadié aprì la Voie des Plaques sulla parete nord-occidentale dell’Ailefroide (3954 metri), considerata ancora oggi una delle vie più difficili del Massiccio degli Écrins. Due anni più tardi Marmier era sulla nord delle Grandes Jorasses, dove con Georges Nominé compì la prima salita invernale della normale di Punta Croz (4110 metri). A consacrarlo definitivamente fu la prima invernale della Diretta sulla parete nord della Meije (3983 metri), compiuta nel 1973 con Christian Exiga. Negli anni successivi si fece notare soprattutto come componente delle cordate di diverse prime invernali: nel 1977 la Couzy-Desmaison de l’Olan e il versante est delle Grandes Jorasses, nel 1978 l’Aiguille Noire de Peuterey e la direttissima della parete nord dell’Eiger. Gli anni ottanta, gli ultimi della carriera alpinistica, furono dedicati alle spedizioni in India, Alaska e Nepal. Nel 1990 il tenente colonnello fu nominato presidente del Groupe de haute montagne (Ghm) e l’anno successivo ideò con Guy Chaumereuil, allora caporedattore della rivista francese Montagnes, un premio per la migliore impresa alpinistica: il Piolet d’Or. Fu infatti il 1991 l’anno in cui fu istituito il premio sportivo, assegnato a partire dal 1992 dalla rivista francese Montagnes e dal Ghm e da una giuria composta da alpinisti e giornalisti. Riconoscimento alpinistico che divenne ben presto il più conosciuto a livello mondiale.