Testo:
Crudele fu mio padre
allor che mi scacciò,
crudele fu mia madre
che intese e non fiatò,
crudele il verno gelido
che sul mio cor calò,
ma più crudele il tristo, ahimè,
che qui m'abbandonò.
Su, su mio dolce bimbo
riscaldati al mio sen;
ignaro è il babbo tuo
del nostro gran soffrir,
ché, pur spietato come egli è
verrebbe certo a te
per darti il suo ristoro
incontro al vento e al gel.
Ma gelo e vento han spenta
la piccola tua vita
e di tua madre il pianto
non ti potè salvar.
Le mie cocenti lagrime
il freddo inaridì e disperata e misera
con te tutto svanì.
E l'infelice madre
nell'alta neve cadde
e il gelo della morte
le serpeggiava in sen.
Baciò il suo bimbo pallido
accanto a sè il posò,
rivolse a Dio lo sguardo
e poi s'addormentò.
Nota:
Segue il titolo: Elaborazione corale e traduzione italiana per il Coro della S.A.T. - Trento, 6 giugno 1951
Últimas reseñas insertadas
No hay reseñas
Clicca sulla mappa dove vuoi posizionare il tag