E picchia, picchia a la porticella
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E picchia, picchia a la porticella

Títulos y aportes: E picchia, picchia a la porticella : Trentino

Descripción física: P. 38

Lengua: ita (lengua del texto, banda sonora, etc.)

Nota de contenido:
  • Testo: E picchia, picchia la porticella che la mia bella la mi vien a aprir. E co' la mano aprì la porta e co' la bocca la mi dà un bacin. La me lo ha dato sì tanto forte che fin la mamma lo g'ha sentì. “Che cosa hai fatto, figliola mia, che tutto il mondo parla mal di te?”. “Ma lascia pure che il mondo dica, io voglio amare chi ama me!” Atra versione: E picchia, picchia la porticella che la mia bela la mi vien a aprir. E co' la mano aprì la porta e co' la bocca mi dà un bacin. La me lo ha dato sì tanto forte che fin la mamma lo ha sentì. “Che cosa hai fato, figliola mia, che tuto il mondo parla mal di te?”. “Ma lascia pure che il mondo dica, io voglio amare chi ama me!” Altra versione: 1. E picchia picchia la porticella che la mia bella la mi vien aprir, e picchia picchia la porticella che la mia bella la mi vien aprir. 2. E con la mano aprì la porta e con la bocca la mi dié un bacin. 3. E quel bacin l'è tanto forte che la mia marna la lo g’ha sentì. 4. «Che cosa hai fatto, Catarinella, che tutto il mondo parla mal di te?» 5. Ma lascia pur che il mondo parli, io voglio amar chi mi ama me. 6. Io voglio amare quel bell’Alpino che da tre anni sta in prigion per me. 7. E la prigione l’è tanto scura che la paura mi fa morire. 8. Fra nove mesi e qualche giorno al suo ritorno lo sposerò. 9. Lo sposerò senza ricchezze ma con bellezze in quantità. 10. Lo sposerò con tutto il cuore... Viva l’amore e la libertà!
Nota:
  • Segue il titolo: Rielaborazione per il Coro della S.A.T. - Trento, 23 novembre 1947
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