[Gruppo del Monte Bianco: Aiguille du Midi al fondo ripresi dal Pilier Tre Punte]
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Diapositive o trasparenti

[Gruppo del Monte Bianco: Aiguille du Midi al fondo ripresi dal Pilier Tre Punte]

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Titolo e contributi: [Gruppo del Monte Bianco: Aiguille du Midi al fondo ripresi dal Pilier Tre Punte] / [Autore non identificato]

Pubblicazione: Settembre 1965

Descrizione fisica: 1 pos. col. su pellicola (diapositive) intelaiati ; 24 x 36 mm

Data:01-09-1965

Lingua: 0 (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Nota:
  • Ripresa dell'Aiguille du Midi dal Pilastro a Tre Punte. Il Pilastro a Tre Punte è un impontente pilastro situato in mezzo al complesso versante est del Mont Blanc du Tacul tra il Supercouloir e il Couloir du Diable, parallelo al gemello del pilastro Gervasutti. La sommità è formata da tre punte aguzze da cui deriva il nome. La prima ascensione è stata compiuta il 13 e 14 agosto 1959 dalla cordata italiana composta da Enrico Cavalieri e Romano Perego, Andrea Mellano e Beppe Tron e dedicarono il pilastro alla memoria di Lionello Leonessa, caduto sulla parete sud del Castore. (cfr. Guida dei Monti d'Italia, Monte Bianco, Volume I, p. 382)
  • Gian Carlo Grassi nacque a Condove nel 1946. E' stato una guida alpina e un'importante alpinista italiano. La sua attività alpinistica è stata pioneristica, essendo tra i primi in Italia a dedicarsi al cascatismo e all'arrampicata su ghiaccio. A partire dalla fine degli anni Settanta compie molte prime salite su cascate e goulotte in alta montagna. Negli anni settanta fa parte del movimento del "Nuovo Mattino", ambiente in cui frequenta tra gli altri Gian Piero Motti e Danilo Galante. Sono gli anni delle vie d'arrampicata in Valle Orco, sul Caporal e sul Sergent, e dell'arrampicata sui massi erratici della bassa Val di Susa. Verso la fine degli anni settanta Grassi si appassiona alla nascente scalata delle cascate di ghiaccio e ne diviene presto protagonista. Grassi inoltre riesce a portare la tecnica delle cascate in alta montagna e diviene specialista della salita dei cosiddetti couloir fantasma, canaloni dove solo d'inverno la neve e il ghiaccio creano una via di salita. A quarantaquattro anni, ancora nel pieno della sua attività alpinistica, Grassi perde la vita il 1º aprile 1991 dopo aver salito una cascata di ghiaccio sul Monte Bove, nei Monti Sibillini, per il distacco di una cornice di neve. Nel 2011 gli viene dedicato il nuovo Bivacco Giuseppe Lampugnani al colle Eccles (Monte Bianco).

Soggetti:

Immagini: Immagine 1 di
Dati generali (100)
  • Tipo di data: data di dettaglio
  • Data di pubblicazione: 01-09-1965
Proiezioni visive, videoregistrazioni e film (115)
  • Tipo della proiezione visiva: proiezione visiva
  • Colore: colore
  • Forma della realizzazione/distribuzione del film: diapositiva, raccolta di diapositive, stereogramma
  • Tecnica: altro

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Museo Nazionale della Montagna - CAI - Torino 2.1.845/ 2/ 001 F-16310 Su scaffale Solo consultazione
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