[Gruppo del Monte Bianco: Les Courtes (Via Svizzeri) e Les Droites (parete nord)]
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Diapositive o trasparenti

[Gruppo del Monte Bianco: Les Courtes (Via Svizzeri) e Les Droites (parete nord)]

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Titolo e contributi: [Gruppo del Monte Bianco: Les Courtes (Via Svizzeri) e Les Droites (parete nord)] / [Autore non identificato]

Pubblicazione: [Giugno 1966-luglio 1981]

Descrizione fisica: 24 pos. col. su pellicola (diapositive) intelaiati ; 24 x 36 mm

Data:1966-1981

Lingua: 0 (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Nota:
  • Serie composta da 23 diapositive di cui le diapositive 003-004, 007-008, 014, 016-020 riportano sullo chassis la data "SET 77", le diapositive 005-006, 021-023 riportano sullo chassis la data "LUG 81", la dispositiva 013 riporta la data "GIU 66", mentre le diapositive 001-002, 009-012 sono prive da data. Al recto dello chassis delle diapositive 001-002, 009, 012-013, 017-018, 022 iscrizioni didascaliche manoscritte. Le diapositive rappresentano l'ascensione lungo Via Svizzeri su Les Courtes mentre la diapositiva 003 rappresenta la parete nord de Les Droites. La digitalizzazione allegata corrisponde alla diapositiva 021.
  • Gian Carlo Grassi nacque a Condove nel 1946. E' stato una guida alpina e un'importante alpinista italiano. La sua attività alpinistica è stata pioneristica, essendo tra i primi in Italia a dedicarsi al cascatismo e all'arrampicata su ghiaccio. A partire dalla fine degli anni Settanta compie molte prime salite su cascate e goulotte in alta montagna. Negli anni settanta fa parte del movimento del "Nuovo Mattino", ambiente in cui frequenta tra gli altri Gian Piero Motti e Danilo Galante. Sono gli anni delle vie d'arrampicata in Valle Orco, sul Caporal e sul Sergent, e dell'arrampicata sui massi erratici della bassa Val di Susa. Verso la fine degli anni settanta Grassi si appassiona alla nascente scalata delle cascate di ghiaccio e ne diviene presto protagonista. Grassi inoltre riesce a portare la tecnica delle cascate in alta montagna e diviene specialista della salita dei cosiddetti couloir fantasma, canaloni dove solo d'inverno la neve e il ghiaccio creano una via di salita. A quarantaquattro anni, ancora nel pieno della sua attività alpinistica, Grassi perde la vita il 1º aprile 1991 dopo aver salito una cascata di ghiaccio sul Monte Bove, nei Monti Sibillini, per il distacco di una cornice di neve. Nel 2011 gli viene dedicato il nuovo Bivacco Giuseppe Lampugnani al colle Eccles (Monte Bianco).

Soggetti:

Immagini: Immagine 1 di
Dati generali (100)
  • Tipo di data: data incerta
  • Data di pubblicazione: 1966-1981
Proiezioni visive, videoregistrazioni e film (115)
  • Tipo della proiezione visiva: proiezione visiva
  • Colore: colore
  • Forma della realizzazione/distribuzione del film: diapositiva, raccolta di diapositive, stereogramma
  • Tecnica: altro

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Museo Nazionale della Montagna - CAI - Torino 2.1.845/ 16/ 001- 024 F-16324 Su scaffale Solo consultazione
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