Titolo e contributi: [Gruppo del Monte Bianco: Cresta del Brouillard, Mont Maudit, Mont Blanc du Tacul, Mer de Glace, Grand Pilier d’Angle, Seracco della Poire] / [Autore non identificato]
Pubblicazione: [Settembre 1977-marzo 1983]
Descrizione fisica:
23 pos. col. su pellicola (diapositive) intelaiati ; 24 x 36 mm
Data:1977-1983
Lingua:
0 (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Nota:
- Serie composta da 22 diapositive di cui le diapositive 001 riporta sullo chassis la data "SET 78", la diapositiva 002, 013, 015, 018 riportano la data "SET 77", la diapositiva 009, 012, 016 riportano la data "SET 80", la diapositiva 010-011 riportano la data "MAR 83", mentre le diapositive 003-008 sono senza data.
Al recto dello chassis delle diapositive 001-003, 008, 010-017 iscrizioni didascaliche manoscritte.
La digitalizzazione allegata corrisponde alla diapositiva 016.
- Il Col du Mont Maudit (4345 m) si trova sull'alta cresta nord-ovest del Mont Maudit, non lontano dalla vetta.
Esistono numerose vie di ascensione sul Col du Mont Maudit e diverse sono state aperte da Gian Carlo Grassi, in particolare:
- il canala NE, salito per la prima volta da Gianni Comino, Gian Carlo Grassi e Giuseppe Miotti il 21 giugno 1979
- la goulotte a sinistra del Terzo pilastro (via Filo di Arianna), salita per la prima volta da A. Faré, G.C. Grassi, C. Longhi il 5 luglio 1984
- lo spigolo E del Terzo pilastro, salito per la prima volta da Gian Carlo Grassi e Isidoro Meneghin il 19 agosto 1984
- la goulotte tra il Secondo e il Terzo Pilastro (via Lacrima degli angeli), salito per la prima volta da Gian Carlo Grassi e Carlo Stratta il 5 febbraio 1985
- il canale tra il Primo pilastro e il Gendarme, salito per la prima volta da Gianni Comino e Gian Carlo Grassi il 2 settembre 1979.
L'ascensione rappresentata nella diapositiva invece è presumibilmente la via per il canale e il seracco SE, aperta da Gianni Comino e Gian Carlo Grassi la sera del 4 luglio 1979
(cfr. Guida dei Monti d'Italia, Monte Bianco, Volume I, pp. 326-337).
- Il versante orientale della spalla nord del Mont Blanc du Tacul è formato da pilastri rocciosi alternati a canali ghiacciati alti fino a 700 metri. Tra questi il Couloir Jager, un canale ghiacciato parallelo al Canalone Gervasutti, dal quale è saperato solo da una costola rocciosa.
La prima ascensione del canale è stata realizzata da P. Barthélémy e Claude Jager il 12 giugno 1964
(cfr. Guida dei Monti d'Italia, Monte Bianco, Volume I, p. 351)
- Il Grand Pilier d'Angle (4243 metri) è punto di passaggio obbligato per salire al Monte Bianco.
La prima ascensione dalla cima del Monte Bianco è stata effettuata il 20 agosto 1822 da F. Clissold con Joseph-Marie Couttet, Mathieau Bossoney, David Couttet, Jacques Couttet, Pierre-Marie Favret e Jean-Baptiste Simond; la prima ascensione dal versante S dalla cordata di J. Eccles nel 1877.
Di notevole importanza la prima ascesa del Pilier propriamente detta, compiuta dal 1. al 3 agosto 1957 da Walter Bonatti e Toni Gobbi per la parete nord-est.
Riferimenti bibliografici:
- 1: Dal Col de la Seigne al Colle del Gigante / Gino Buscaini. - Milano : Club alpino italiano : Touring club italiano, 1994, p. 164, 234.
- Le mie montagne / testo e foto di Walter Bonatti. - Bologna : Zanichelli, 1961, p. 172-177.
- Gian Carlo Grassi nacque a Condove nel 1946. E' stato una guida alpina e un'importante alpinista italiano. La sua attività alpinistica è stata pioneristica, essendo tra i primi in Italia a dedicarsi al cascatismo e all'arrampicata su ghiaccio. A partire dalla fine degli anni Settanta compie molte prime salite su cascate e goulotte in alta montagna.
Negli anni settanta fa parte del movimento del "Nuovo Mattino", ambiente in cui frequenta tra gli altri Gian Piero Motti e Danilo Galante. Sono gli anni delle vie d'arrampicata in Valle Orco, sul Caporal e sul Sergent, e dell'arrampicata sui massi erratici della bassa Val di Susa.
Verso la fine degli anni settanta Grassi si appassiona alla nascente scalata delle cascate di ghiaccio e ne diviene presto protagonista. Grassi inoltre riesce a portare la tecnica delle cascate in alta montagna e diviene specialista della salita dei cosiddetti couloir fantasma, canaloni dove solo d'inverno la neve e il ghiaccio creano una via di salita.
A quarantaquattro anni, ancora nel pieno della sua attività alpinistica, Grassi perde la vita il 1º aprile 1991 dopo aver salito una cascata di ghiaccio sul Monte Bove, nei Monti Sibillini, per il distacco di una cornice di neve.
Nel 2011 gli viene dedicato il nuovo Bivacco Giuseppe Lampugnani al colle Eccles (Monte Bianco).
Dati generali (100)
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Tipo di data:
data incerta
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Data di pubblicazione:
1977-1983
Proiezioni visive, videoregistrazioni e film (115)
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Tipo della proiezione visiva:
proiezione visiva
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Colore:
colore
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Forma della realizzazione/distribuzione del film:
diapositiva, raccolta di diapositive, stereogramma
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Tecnica:
altro
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