Biblioteca "Igino Cocchi" CAI Sezione FIRENZE

Biblioteca "Igino Cocchi" CAI Sezione FIRENZE

Grazie Renato

Cristi, dammi retta, tanto qui non legge più nessuno…”  Con la ruvidezza del vecchio fiorentino, ma anche col sorriso e la battuta pronta, Renato Fantoni è stato per lunghi anni, restauratore, catalogatore e custode amorevole dei volumi della nostra biblioteca.
Rilegatore di mestiere e lettore accanito, approda in sezione con la passione per la montagna e lo sci e dalla fine degli anni ’60 inizia a occuparsi dei libri e dei documenti, prima insieme a Sergio Serafini e poi da solo, fino al 2000 quando con la nascita di BiblioCai io irrompo nel suo mondo.
Andare d’accordo è stato facile, ci siamo divisi i compiti, io gli lasciavo i libri nuovi e lui li sistemava, come aveva sempre fatto.
Cristi, le schede falle te, poi io li metto per soggetto e geografia, ma scrivi per bene mi raccomando..
Anche quando l’informatizzazione del catalogo ha reso superflua la scheda catalografica di carta, ho continuato a prepararla, come con intelligenza e precisione Renato aveva sempre fatto prendendo esempio da cataloghi importanti come quello della Biblioteca dell’Alpine Club.
Un pomeriggio abbiamo guardato insieme il programma di catalogazione, la versione moderna delle schede, è stato bello fargli vedere e capire come il suo prezioso lavoro aveva contribuito a quella realizzazione e come fosse più semplice in quel modo, trovare un titolo.
Non so se l’ho convinto, per lui i libri della biblioteca erano vecchi amici e sapeva esattamente dov’erano e molti anche cosa raccontavano.
Ora che Renato, come si dice, è andato avanti, mi mancano i suoi racconti, i nostri scambi, i foglietti di carta con le sue raccomandazioni, le sue arrabbiature. Restano i tanti libri che negli anni ha donato alla sezione, ma soprattutto resta il suo lavoro, la sua passione, restano i più di 3000 volumi che ha contribuito a far arrivare fino a noi.
Ciao Renato, di certo queste parole di Umberto Eco ti sarebbero piaciute:
Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro.

 

Cristiana