Titel und Beiträge: [Alpinisti su ghiaccio e paesaggi dell'Aiguille du Triolet e Gruppo di Triolet, Massiccio del Monte Bianco] / [Autore non identificato], Grassi
Veröffentlichung: luglio 1988
Physische Beschreibung:
60 pos. col. su pellicola (diapositive) intelaiati ; 36 x 24 mm
Datum:01-07-1988
Sprache:
0 (Sprache des Texts, Filmmusik, usw.)
Notiz:
- Serie composta da 60 diapositive intelaiate con iscrizioni: a impressione: su chassis: documentarie: "luglio 88" e numerazione progressiva.
[001-007] riportano anche iscrizioni: a inchiostro e matita: numerazione progressiva. Ulteriori iscrizioni a inchiostro: didascaliche e indicazione di responsabilità:
"Pointe du / Domino" [002];
"Idem / Goulotte / Petit / Viking" [003];
"In arrampicata / Goulotte Petit Viking" [004];
"Alba sulla nord / del Triolet" [006];
"Grassi" [007];
"Chasiers Judiciens / sullo sfondo la Verte e / in canalone [sic] / Grassi" [060].
Le diapositive si riferiscono a paesaggi e alpinisti nell'area del Gruppo del Triolet.
La digitalizzazione allegata riporta la seconda diapositiva.
- Gian Carlo Grassi nacque a Condove nel 1946. E' stato una guida alpina e un importante alpinista italiano.
La sua attività alpinistica è stata pioneristica poiché è stato tra i primi in Italia a dedicarsi al cascatismo e all'arrampicata su ghiaccio.
A partire dalla fine degli anni Settanta ha realizzato molte prime salite su cascate e goulotte in alta montagna.
Negli anni settanta, Grassi ha fatto parte del movimento del "Nuovo Mattino", che gli ha permesso di frequentare molti importanti alpinisti tra cui Gian Piero Motti e Danilo Galante. In questo periodo si dedica in particolare alle vie d'arrampicata in Valle Orco, sul Caporal e sul Sergent, e dell'arrampicata sui massi erratici della bassa Val di Susa.
Verso la fine degli anni settanta Grassi si appassiona alla nascente scalata delle cascate di ghiaccio e diventa presto uno dei principali protagonisti.
Grassi inoltre riesce a portare la tecnica di arrampicata sulle cascate in alta montagna, diventando specialista della salita dei cosiddetti couloir fantasma, canaloni dove la neve e il ghiaccio creano una via di salita solo durante l'inverno.
La sua attività alpinistica è instancabile e frenetica: apre numerosissime vie in tutto il Piemonte e la Valle d'Aosta, in particolare, in Valle Orco, Valli di Lanzo, Vallone di Sea, Val di Susa, Val Varaita e Val di Cogne.
Le sue ascensioni non si limitano alle zone alpine ma scala anche in vari paesi esteri, tra cui: California, Canada, Ande, Patagonia, Himalaya.
Nel 1984 con Renato Casarotto e Guido Ghigo sale Pomme d'Or nel Quebec (180 metri di stalattite), Polar Circus e Slipstream (cascata di 900 metri) nelle Montagne Rocciose Canadesi.
Nel 1985 con Mauro Rossi ripete la via Supercanaleta al Fitz Roy.
A quarantaquattro anni, ancora nel pieno della sua attività alpinistica, Grassi perde la vita il 1º aprile 1991 dopo aver salito una cascata di ghiaccio sul Monte Bove, nei Monti Sibillini, per il distacco di una cornice di neve.
Nel 2011 gli viene dedicato il nuovo Bivacco Giuseppe Lampugnani al colle Eccles (Monte Bianco).
- Aiguille de Triolet m 3874 T e IGM, 3870 V.
Ardita, potente piramide sulla catena principale, tra le Petit Aiguilles de Triolet e la Pointe du Domino, circa 150 m a ovest della diramazione della catena dell'Aiguille Verte.
Si innalza all'estremo lembo di quattro ghiacciai: di Triolet, di Talèfre, d'Argentiere e di Prè de Bar. Le creste ovest e nord-est si trovano sul territorio di frontiera, il versante sud-est è interamente in territorio italiano e comprende i Monts Rouges de Triolet, e si stende fino al fondo della Val Ferret.
Primi salitori: J.-A.-Garth Marshall con J. Fischer e U. Almer: 26 agosto 1874 (dal Ghiacciaio di Pré de Bar per il versante est e la cresta nord-est);
prima salita invernale: R. Lambert e W. Marquart: 25 febbraio 1934.
Ulteriori prime ascensioni:
-M. Cannon, A. e B. Berthod, L. Lanier: 18 settembre 1877 (dal ghiacciaio di Triolet per il Col supérieur de Triolet);
-Th. Maischberger, H. Pfannl, F. Zimmer: 27 luglio 1900 (dal Col de Triolet per il versante ovest);
-R. Gréloz, A. Roch: 20 settembre 1931 (dal Glacier d'Argentière per la parete nord, via Gréloz-Roch);
-M. Marchal, C. Jager, H. Horisberger, H. Bächli: 7 agosto 1967 (dal Glacier d'Argèntiere per la parete nord, via diretta);
-J. P. Charlet, E. Livacic: 21 giugno 1945 (dal Glacier d'Argentière per la parete nord, via Charlet-Livacic);
-R. Desmaison, Y. Pollet-Villard: 19 giugno 1960 (dal Glacier d'Argentière per la parete nord della Brèche de Triolet);
-E. Fontaine, J. Ravanel e L. Tournier: 15 luglio 1905 (dal Ghiacciaio di Prè de Bar per la cresta nord-est, dalla Brèche du Domino);
-R. Jonquière con M. Bozon e F. Ravanel: 27 agosto 1929 (dal Ghiacciaio di Prè de Bar per la cresta nord-est, dal Col du Dolent);
-L. Berthoud e A. Sechenaye: 23 agosto 1907 (dal Ghiacciaio di Pré de Bar per il versante Est e la cresta Sud-est);
-J. Brocherel, J.B. Guyot con A. Rey: 3 settembre 1898 (dal Ghiacciaio di Triolet per la cresta sud-est);
-M. De Benedetti con A. Ottoz: 6 agosto 1933 (percorso integrale della cresta);
-L. Frachey e G. Panei: 11 settembre 1939 (dal Ghiacciaio di Triolet per la parete sud, via diretta).
[da R. Chabod, L. Grivel, S. Saglio, G. Buscaini, Guida dei monti d'Italia, Monte Bianco II, Milano : Club alpino italiano : Touring club italiano, 1968, pp.278-290]
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