[Riprese varie di paesaggi e alpinismo su ghiaccio su rilievi del Gruppo del Monte Bianco; Couloir est Tour de la Brenva]
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[Riprese varie di paesaggi e alpinismo su ghiaccio su rilievi del Gruppo del Monte Bianco; Couloir est Tour de la Brenva]

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Titel und Beiträge: [Riprese varie di paesaggi e alpinismo su ghiaccio su rilievi del Gruppo del Monte Bianco; Couloir est Tour de la Brenva] / [Autore non identificato]

Veröffentlichung: 30 maggio 1989

Physische Beschreibung: 19 pos. col. su pellicola (diapositive) intelaiati ; 36 x 24 mm

Datum:30-05-1989

Sprache: 0 (Sprache des Texts, Filmmusik, usw.)

Notiz:
  • Serie composta da 19 diapositive intelaiate con iscrizioni: su chassis: a impressione: documentarie: "30/05/89". Iscrizioni: su chassis: a inchiostro e matita: didascaliche: -"Nella Goulotte / finale" [017]; -"2 / Couloir est Tour / Brenva" [018]; Numerazione a matita sulle diapositive [010, 011, 013, 017-019]. Le diapositive si riferiscono paesaggi dell'area del Dent de Jetoula e alpinisti nella Goulotte Gelati-Grassi al Dent de Jetoula. La digitalizzazione allegata riporta la seconda diapositiva.
  • Gian Carlo Grassi nacque a Condove nel 1946. E' stato una guida alpina e un importante alpinista italiano. La sua attività alpinistica è stata pioneristica poiché è stato tra i primi in Italia a dedicarsi al cascatismo e all'arrampicata su ghiaccio. A partire dalla fine degli anni Settanta ha realizzato molte prime salite su cascate e goulotte in alta montagna. Negli anni settanta, Grassi ha fatto parte del movimento del "Nuovo Mattino", che gli ha permesso di frequentare molti importanti alpinisti tra cui Gian Piero Motti e Danilo Galante. In questo periodo si dedica in particolare alle vie d'arrampicata in Valle Orco, sul Caporal e sul Sergent, e dell'arrampicata sui massi erratici della bassa Val di Susa. Verso la fine degli anni settanta Grassi si appassiona alla nascente scalata delle cascate di ghiaccio e diventa presto uno dei principali protagonisti. Grassi inoltre riesce a portare la tecnica di arrampicata sulle cascate in alta montagna, diventando specialista della salita dei cosiddetti couloir fantasma, canaloni dove la neve e il ghiaccio creano una via di salita solo durante l'inverno. La sua attività alpinistica è instancabile e frenetica: apre numerosissime vie in tutto il Piemonte e la Valle d'Aosta, in particolare, in Valle Orco, Valli di Lanzo, Vallone di Sea, Val di Susa, Val Varaita e Val di Cogne. Le sue ascensioni non si limitano alle zone alpine ma scala anche in vari paesi esteri, tra cui: California, Canada, Ande, Patagonia, Himalaya. Nel 1984 con Renato Casarotto e Guido Ghigo sale Pomme d'Or nel Quebec (180 metri di stalattite), Polar Circus e Slipstream (cascata di 900 metri) nelle Montagne Rocciose Canadesi. Nel 1985 con Mauro Rossi ripete la via Supercanaleta al Fitz Roy. A quarantaquattro anni, ancora nel pieno della sua attività alpinistica, Grassi perde la vita il 1º aprile 1991 dopo aver salito una cascata di ghiaccio sul Monte Bove, nei Monti Sibillini, per il distacco di una cornice di neve. Nel 2011 gli viene dedicato il nuovo Bivacco Giuseppe Lampugnani al colle Eccles (Monte Bianco).
  • Tour de la Brenva, 3097 m IGM. Grande torrione roccioso a SE dell'Aiguille de la Brenva. Prima ascensione: Richardson e Wood con Alexis Brocherel e Léon Bron, agosto 1914 in traversata da SE a W, raramente salito in seguito. Prima ascensione canale est: Elio Bonfanti e Gian Carlo Grassi, 6 maggio 1989, ridiscesi per la stessa via (RdM 1990, 115, 17). Dislivello 250 m. Difficoltà AD+ con una lunghezza a 70°. [da Monte Bianco, vol. I / Gino Buscaini, Milano : Club alpino italiano : Touring club italiano, 1960, serie: Guida dei monti d'Italia, 1994, p. 486]. Cfr: Rivista della montagna : pubblicazione trimestrale del Centro documentazione alpina di Torino, n.115, 1990, Torino : Centro di documentazione alpina, p.17.

Subjekte:

Bilder: Immagine 1 di

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Bibliothek Stellung Inventar Zustand Verfügbarkeit Rückkehr
Museo Nazionale della Montagna - CAI - Torino 2.1.870/ 674/ 001- 019 F-16982
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