CATALOGO UNICO DEI BENI CULTURALI DEL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA - CAI-TORINO
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Found 7 documents.

Friuli e terre di confine
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Bucco, Daniele

Friuli e terre di confine : falesie del Friuli-Venezia Giulia e delle terrre confinanti di Slovenia / Daniele Bucco

Milano : Versante Sud, 2020

Luoghi verticali

Abstract: La storia dell’arrampicata in Friuli Venezia Giulia è forse una delle più importanti d’Italia visto che nasce da celebri alpinisti come Comici e Carlesso, i quali “inventarono”, già dai primi anni del secolo scorso, la Val Rosandra e Dardago come terreno d’allenamento alle maestose muraglie dolomitiche. Questa regione, divisa in tre aree ben distinte, racchiude innumerevoli e spesso incantevoli falesie di varie dimensione e tipologia, adatte sia al principiante che a chi vuole aggredire gradi estremi. Si va dai temuti strapiombi di Erto, conosciuti in tutta Europa, alle piccole falesie immerse nel Parco delle Dolomiti Friulane, alle rocce del tarvisiano e dell’alta Carnia dove sorge il piccolo gioiello calcareo di Avostanis, falesia in quota tra le più belle d’Italia. L’area triestina, ricchissima di falesie e di fortissimi arrampicatori, spicca con la Costiera e la Napoleonica, mentre dietro l’angolo, oltre confine, in terra slovena, ci aspettano le tre enormi falesie di Osp, Mišja Pec e Crni Kal, templi della scalata europea, sulle cui pareti si cimentano i più forti arrampicatori del mondo. È questa la seconda edizione di una guida completa, frutto di anni di lavoro sul campo con l’aiuto e la collaborazione di tutti i principali chiodatori della zona, ma anche frutto del coraggio di mettersi in gioco da parte della comunità alpinistica friulana, con la fiducia di chi crede che la divulgazione di questo sport possa contribuire allo sviluppo sociale ed economico del territorio.

Val d'Astico verticale
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Toldo, Marco - Dellai, Diego

Val d'Astico verticale / Marco Toldo, Diego Dellai

Villa di Teolo : Idea Montagna, 2020

Roccia d'autore ; 21

Abstract: A 20 anni dall’uscita de l’Arrampicario di Mario Schiro, la Val d’Astico ha ora una nuova guida di arrampicata per opera di alpinisti locali. Una guida di arrampicate scelte e consigliate dagli stessi autori, suddivisa in 11 pareti principali, che, con molti itinerari inediti, porterà a conoscere questi luoghi tanto isolati quanto affascinanti.

Escalades à Ordesa
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Ravier, Christian - Thivel, Rémi

Escalades à Ordesa / Christian Ravier, Rémi Thivel ; traductions Martín Elías

[Pau] : Éditions du Pin à crochets, 2011 ([S.l.] : Escourbiac à Graulhet)

Les Topos du Pin à crochets

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Nouvelles parois de légende
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Petit, Arnaud - Bodet, Stéphanie

Nouvelles parois de légende / Arnaud Petit et Stéphanie Bodet

Grenoble : Glénat, 2023

Abstract: Stéphanie Bodet e Arnaud Petit sono veri esteti della verticale e arrampicano insieme da quasi trent'anni. Questi eccezionali arrampicatori hanno scalato alcune delle pareti più belle del mondo e aperto molte vie che sono diventate dei classici. Parois de légende è nato da questa straordinaria esperienza oltre dieci anni fa. Questa nuova edizione, che comprende 80 nuove vie, si concentra sui massicci francesi e si rivolge a tutti gli amanti delle grandi vie e a coloro che vogliono saperne di più su questo sport unico, a metà strada tra l'arrampicata sportiva e l'alpinismo. Le foto e le topografie dettagliate (200 vie di tutti i livelli descritte) permettono al lettore di proiettarsi in questo mondo a parte prima di passare dal sogno alla realtà...

Valli bresciane
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De_Toni, Sandro - Maffi, Stefano

Valli bresciane : falesie : 3630 tiri tra il massiccio dell'Adamello, Lago di Garda e Lago d'Iseo / Sandro De Toni, Stefano Maffi

Milano : Versante Sud, 2023

Luoghi verticali = Climbing

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Abstract: La provincia di Brescia ha un territorio montano sconfinato: l'Adamello con le sue grandi masse di granito, le aree calcare e dolomitiche centro-meridionali, tre laghi, quattro valli con un'infinità di piccole e grandi pareti sospese qua e là sui versanti. Eppure - vuoi per la vastità del territorio, che ha reso complicate le esplorazioni, vuoi per la ritrosia dei bresciani a raccontare di sé - a oggi poco si sa del patrimonio di falesie dedicate all'arrampicata presenti sulle montagne camune, triumpline, valsabbine e gardesane. E, nonostante negli anni Ottanta Brescia sia stata uno dei territori da cui è partita la rivoluzione dell'arrampicata libera in Italia (sul monte Maddalena e alla Cava di Virle vi sono alcuni dei primi 8a liberati nel nostro Paese), molte pareti della provincia sono frequentate quasi solo dai locali. L'eccezione della Valle dell'Opol, sul Lago d'Iseo, meta di climber provenienti da ogni parte d'Europa, conferma la regola: molti altri siti, interessanti, di pregio e in ambienti magnifici, restano solitario terreno di gioco di lucertole, ghiri, falchetti e occasionali scalatori del posto. Questa guida - purtroppo ancora non onnicomprensiva - è un invito a esplorare le montagne bresciane e le sue pareti e a scoprire - nascosta dietro l'ingombrante e al tempo stesso inconsistente cortina delle infrastrutture industriali di fondovalle - la bellezza di una natura umile e magnifica, che ha molto da offrire al principiante e all'arrampicatore evoluto.

Abruzzo rock
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Abruzzo rock : ai piedi del Gran Sasso : falesie di Chieti, L'Aquila, Pescara, Teramo / L. Marziale ... [et al.]

Milano : Versante sud, 2023

Luoghi verticali

Abstract: L'Abruzzo è una terra densa di storia e di luoghi remoti e spettacolari, nel suo piccolo spazio occupa geograficamente monti dai profili unici e maestosi che raccontano di un alpinismo iniziato molto prima che sulle Alpi Occidentali, erti crinali che sfociano in dolci colline fertili prima di gettarsi nel blu del mare Adriatico, mentre verso ovest si espande un tappeto di boschi, valli e altopiani . La storia dell'entroterra abruzzese è ricca ed antica, le montagne frequentate da turisti ed alpinisti che oggi conosciamo come Gran Sasso, Majella, Sirente o Velino erano in origine territorio di pastori, briganti ed eremiti. La tradizione culinaria stessa è del tutto influenzata dalla morfologia del luogo che l'ha vista nascere: nell'area vestina, ricca di terre verdi, ripide creste e colline dalle dolci pendenze, casa di pastori e pecore, nacque l'arrosticino, giusto per fare un esempio. L'Abruzzo è una terra verde, l'insieme di parchi nazionali e riserve naturali che ospita lo rendono il territorio con la maggiore area naturalistica d'Europa: un grande motivo d'orgoglio che dev'essere stimolo di tutela e conserva del territorio, cosa che non sempre accade. Le prime imprese sul Paretone negli anni '20 e sulla parete Nord del Monte Camicia negli anni '30 del '900 sono avvisaglie di quello che sta per nascere, un movimento forte e intarsiato di validi alpinisti che saliranno linee belle e difficili su tutti i versanti delle principali vette abruzzesi, ma quando l'arrampicata sportiva inziava a decollare in Italia, l'Abruzzo era carente di struttuie attrezzate, e soprattutto mancava una guida ad esse. La svolta arriverà con 'Anteios' nel 1994, la prima vera guida alle palestre sportive di roccia dove appaiono le falesie che diverrano le icone della scalata abruzzese: un esempio su tutti, Roccamorice; per la prima volta la guida consiste in un elenco di vie spittate con grado e lunghezza al posto di avvicinamento e relazione, a dimostrazione che l'approccio con la montagna sta cambiando. In vent'anni di sviluppo del territorio, del materiale, dei mezzi, degli allenamenti e delle protezioni, della valorizzazione delle vie già esistenti e con la creazione di altri itinerari si arriva al 2011 con 'Abruzzo Verticale' di Andrea Di Donato e Tommaso Sciannella ad avere ben 40 falesie dove poter scegliere di andare ad arrampicare durante tutto l'anno. Oggi c'è sempre meno correlazione tra alpinismo e falesia, una non coinvolge necessariamente l'altra, ma entrambe vanno avanti per la loro strada. Negli ultimi anni in Abruzzo c'è stato un sostanziale incremento di vie e falesie, siamo arrivati ad avere più di 60 spot dove scalare sparsi sulle quattro province, grazie al dedito lavoro di instancabili chiodatori.

Apuane a spit & chiodi
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Baldi, Jacopo

Apuane a spit & chiodi / Jacopo Baldi

Villa di Teolo : Idea montagna, 2020

Abstract: 55 itinerari classici e moderni. Le Apuane sono un mondo aspro, di alpinismo vero, che al di là delle mete più frequentate offre spazi incontaminati e suggestivi. La montagna vera, spesso, è dietro la porta di casa: basta saperla cercare in modo adeguato, inserendoci nell’ambiente in punta di piedi. Il libro che ci accingiamo a leggere è davvero emozionante: descrive diverse vie di arrampicata su pareti famose come nascoste, non alla ricerca forzata del grado, ma dell’itinerario per salire in alto. Si parla di vie con difficoltà varie, senza la ricerca dello spit a tutti i costi, che ha consentito anche la riscoperta di itinerari desueti fuori dai giri classici e dalle falesie più note. Tutte le vie sono minuziosamente descritte tiro per tiro, con l’indicazione dell’avvicinamento e del materiale necessario, illustrate con accattivanti immagini che ben descrivono il contesto. E arrivati all’ultima pagina non potrete che prendere lo zaino col materiale e partire per salire la vostra via … e le vie son come le ciliegie: dopo una ne viene un’altra… Provare per credere!