Testo:
1.
O macchinista, forza il diretto
che al distretto mi voglio andà.
Oilà, traghelalà.
Ho terminato di fare il soldato,
voglio godere la libertà.
2.
Quando saremo alla stazione,
l'artiglieria spara il cannon.
Oilà, traghelalà.
L'è l'allegria dei vecchi soldati,
malinconia di cappellon.
3.
Quando alle case ritorneremo
le nostre madri dimanderà:
Oilà, traghelalà.
« O figlio mio, dove sei stato? »
« Trentasei mesi a fare il soldà! »
O sentinella, brutta cappella,
presentat'armi tu non sai fa.
Oilà, traghelalà.
Prendi il fucile, cartuccia a mitraglia,
la testa in aria fatti saltar.
Variante:
3.
Quando saremo le nostre case
la nostra madre ci abbraccerà.
Bibliografia:
S. Baj, Canti di guerra e patriottici, La Tipografica, Milano 1933.
C. Caravaglios, I canti delle trincee, Leonardo da Vinci, Roma 1930, p. 86.
A.V. Savona, M.L. Straniero, Canti della grande guerra, Garzanti, Milano 1981, p. 397.
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