Kashmir

(Nome geografico/luogo)

Materias

 

CATALOGO UNICO DEI BENI CULTURALI DEL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA - CAI-TORINO
BIBLIOTECA NAZIONALE CAICENTRO DOCUMENTAZIONE MUSEOMONTAGNA
 CINETECA STORICA E VIDEOTECA MUSEOMONTAGNA
 BIBLIOTECHE SEZIONALI DEL CLUB ALPINO ITALIANO

  

 

 


Incluir: todos los filtros siguientes
× Sujeto Karakorum
Incluir: ninguno de los filtros siguientes
× Fecha 1903
× Fecha 1943
× Sujeto Himalaya

Encontrados 3 documentos.

[Cashmìr e regioni limitrofe]
0 0 0

Dainelli, Giotto <1878-1968>

[Cashmìr e regioni limitrofe] / [G. Dainelli] ; esecuzione dell'Istituto geografico militare italiano

[Firenze : Istituto geografico militare, 1921]

K2 dal campo base italiano (Desio) [e ritratti di partecipanti alla presentazione della mostra e rassegna di film sul K2]
0 0 0

Gogna, Alessandro <1946- >

K2 dal campo base italiano (Desio) [e ritratti di partecipanti alla presentazione della mostra e rassegna di film sul K2] / A. Gogna, [Autore non identificato]

  • No se puede reservar
  • Ejemplares totales: 1
  • En préstamo: 0
  • Reservas: 0
No way down
0 0 0
Libros Modernos

Bowley, Graham - Bowley, Graham

No way down : 2 agosto 2008, la più grande tragedia del K2 / Graham Bowley ; traduzione di Giuseppe Gallo

Milano : Mondadori, 2011

Resumen: La notte del 1° agosto 2008 ben ventiquattro scalatori di quindici diverse spedizioni internazionali partirono contemporaneamente all'attacco del K2. Solo tredici di loro ritornarono al Campo base. Gli altri undici riposano per sempre nelle viscere della montagna. Quel che resta di loro è una lapide, ricavata da un piattino di latta, al Gilkey Memorial. La più grande tragedia alpinistica nella storia della vetta himalayana si consumò in quarantotto ore da brivido che tennero col fiato sospeso il pubblico di tutto il mondo, dalla Corea all'Europa, dagli Stati Uniti all'Italia, rappresentata da Marco Contortola. Le indagini giornalistiche hanno stabilito che fu una tragedia in gran parte annunciata. Il cattivo coordinamento fra i capi spedizione provocò l'errato posizionamento delle corde già sulla Spalla. Sul Collo di Bottiglia l'eccessivo numero di scalatori attardò i ritmi di ascesa. Sul Traverso alcuni di loro andarono in crisi, ma vollero comunque proseguire, esponendosi ai colpi mortali della montagna. Poi la mancanza di ossigeno, il freddo disumano, l'incedere della notte, la falce di neve e ghiaccio rilasciata dall'enorme seracco del K2 fecero il resto. No Way Down racconta tutto ciò che è successo e tutto ciò che non doveva succedere in quella maledetta avventura a più di 8000 metri di quota.