[Rocca di Miglia in Valle Stretta]
0 0 0
Negativo fotografico

Ravelli, Francesco <detto Cichìn ; 1885-1985>

[Rocca di Miglia in Valle Stretta]

Titolo e contributi: [Rocca di Miglia in Valle Stretta] / Francesco Ravelli

Pubblicazione: [1910-1920 circa]

Descrizione fisica: 1 neg. b/n : gelatina bromuro d'argento su vetro ; 13 x 18 cm

Data:1910-1920

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Note di contenuto:
  • Francesco Ravelli (Orlongo 1885 – Torino 1985) detto “Cichìn” cominciò la carriera alpinistica nel 1906 con la salita alla Punta Gnifetti, coltivando contemporaneamente l’hobby per la fotografia, che gli consentì di lasciare ricca documentazione delle sue salite e della loro preparazione. Non solo ripetitore di grandi vie, ma anche scopritore di itinerari nuovi, nel 1909 iniziò il lungo sodalizio con i fratelli Gugliermina, con i quali effettuò numerose prime. Socio CAI di Torino fu ammesso nel CAAI nel 1911, dopo la traversata del Cervino con il fratello Zenone e il cugino Luigi. Attivo fino in tarda età, fu autore di “prime” di importanza storica, tra cui: Monte Bianco per la cresta integrale dell’Innominata con variante diretta; cresta sud ovest dell'Aiguille de Leschaux; Mont Blanc du Tacul dal gran canalone nord-est; Grandes Jorasses dalla cresta des Hirondelles e dalla cresta di Pra Sec; Aiguille de Trélatête dalla parete nord est; Picco Gugliermina; Lyskamm occidentale dalla parete sud; Tagliaferro dalla parete nord; Gr. Arolla dalla parete sud-sud est. I fratelli Ravelli convertirono l’officina meccanica, impiantata a Torino dal padre, in negozio di articoli sportivi con annesso laboratorio di attrezzi alpinistici in Corso Ferrucci 70, da cui uscirono i bivacchi prefabbricati, conosciuti come bivacchi Ravelli. Cfr. Catalogo Bolaffi dei grandi alpinisti piemontesi e valdostani, a cura del Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi Cai Torino; schede e selezione dei nomi a cura di Roberto Mantovani, Torino : Giulio Bolaffi editore, 2002, p. 70; Enciclopedia della Valle d'Aosta, Pietro Giglio, Oriana Pecchio, Bologna : Zanichelli, 2005, pp. 337-338; Il laboratorio dell'alpinismo : Francesco Ravelli e la fotografia di montagna, a cura di Giuseppe Garimoldi e Alessandra Ravelli, Torino : Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi : Club alpino italiano. Sez. di Torino, 2001.
  • La ripresa è relativa alla cresta nota come Rocca di Miglia (2743 mt), sita in Valle Stretta (Vallée Étroite in francese, Valëstrèita in piemontese) è una valle franco-italiana situata rispettivamente nel dipartimento delle Alte Alpi a nord est del territorio del comune di Névache e nella Città metropolitana di Torino nel territorio del comune di Bardonecchia. La valle, essendo percorsa dal Rio di Valle Stretta, tributario della Dora di Bardonecchia, fa geograficamente parte della Val di Susa: la sua parte superiore è però entrata a far parte del territorio francese nel 1947. La valle svolta di 90° all'altezza del Pian del Colle, tant'è che la parte francese è orientata in direzione nord-ovest - sud-est, mentre quella italiana sud-ovest - nord-est. La valle termina al Colle di Valle Stretta, valico che la mette in comunicazione con Modane e la Maurienne. Vicino al confine, ma ancora in territorio italiano, è sito un bacino di raccolta delle acque del Rio di Valle Stretta, che alimentano una piccola centrale idroelettrica dell'ENEL, sita in Bardonecchia. All'inizio della parte francese inizia una strada carrozzabile (aperta solo nel periodo giugno-settembre e solo alle autovetture o a piccoli furgoni commerciali), che salendo fino al Colle della Scala collega Bardonecchia con la strada che unisce il comune francese di Névache con quello di Briançon. A seguito della stipula dei Trattati di Parigi nel 1947 la parte superiore è entrata a far parte del territorio transalpino. Prima di tali trattati, la frontiera seguiva la linea dello spartiacque fino alla Rocca di Chardonnet e pertanto l'intera valle era italiana, collegata al villaggio di Melezet, che ora fa parte del comune di Bardonecchia. Effettivamente, solo la parte più alta della valle (oltre al Pian del Colle) è francese, la parte a valle è rimasta territorio della Repubblica italiana.
Nota:
  • Per la stampa corrispondente cfr. 2.1.758/II/003
  • Il laboratorio dell'alpinismo : Francesco Ravelli e la fotografia di montagna, a cura di Giuseppe Garimoldi e Alessandra Ravelli, Torino : Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi : Club alpino italiano. Sez. di Torino, 2001, p. 82
  • data attribuita in base a confronto catalografico

Nomi: (Fotografo)

Soggetti:

Immagini: Immagine 1 di
Dati generali (100)
  • Tipo di data: data incerta
  • Data di pubblicazione: 1910-1920
Grafica (116)
  • Indicazione specifica del materiale: negativo fotografico
  • Materiale del supporto principale: vetro
  • Colore: bianco e nero

Sono presenti 1 copie, di cui 0 in prestito.

Biblioteca Collocazione Inventario Stato Prestabilità Rientra
Museo Nazionale della Montagna - CAI - Torino 2.3.64/ II/ 003 F-5211 Su scaffale Prestabile
Vedi tutti

Ultime recensioni inserite

Nessuna recensione

Condividi il titolo
Codice da incorporare

Copia e incolla sul tuo sito il codice HTML qui sotto.